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Disastri nella laguna: richiesta di interrogazione parlamentare

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Laguna di Grado: cosa è successo

La laguna di Grado è una zona umida di grande valore ecologico, con un ambiente naturale molto ricco e fragile. Le sue acque sono tradizionalmente utilizzate per la pesca e l’acquacoltura, settori economici fondamentali per le comunità locali.

Quest’estate, la laguna è stata soggetta ad un vero e proprio disastro ambientale. Le conseguenze sono state tragiche, a partire dalla contaminazione, che ha interessato non solo le acque e i sedimenti della laguna, ma anche la fauna e la flora locali, fino ad arrivare ad avere un forte impatto ambientale sulla biodiversità. Infatti, numerose specie di pesci, molluschi e uccelli acquatici hanno subito gli effetti dell’inquinamento, con un’alterazione degli ecosistemi locali.

In relazione a ciò, noi di Consumatori Italiani ETS abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di un iscritto alla nostra associazione, in cui esponeva che la spiaggia di Grado risulta non balneabile solo nell’area libera, mentre la parte della spiaggia soggetta a concessione risulta balneabile.

In base ad un’ordinanza comunale infatti, una parte della spiaggia sarebbe ” non balneabile ” a causa della presenza rilevata dall’ ARPA di contaminazione fecale superiore ai limiti consentiti dalla normativa.

Tuttavia, quello che ci siamo domandati, insieme al nostro utente, è il motivo per cui solo una parte della spiaggia risultasse non balneabile, per cui è stata inoltrata una richiesta di interrogazione parlamentare, al fine di agire e trovare, tempestivamente, una soluzione concreta.

Laguna di Orbetello: un disastro ambientale

Parallelamente al disastro della laguna di Grado, quest’estate si è riscontrato un grande problema, riguardante la laguna di Orbetello.

Moria di pesci, cattivo odore, proliferazione delle alghe…Un ecosistema delicato a rischio in piena stagione turistica!

Le conseguenze di tale disastro hanno influito sul turismo di Orbetello, portando alla chiusura di ristoranti del centro e odore nauseante per le strade della città.

I pesci galleggiavano e le macchie prive di ossigeno si vedevano ad occhio nudo.

In conseguenza di ciò, Consumatori Italiani ETS ha posto l’attenzione sulla questione, presentando una richiesta di interrogazione parlamentare e riflettendo su alcune questioni in merito.

Ci si è domandato se fossero state fatte le escavazioni dei canali per il ricircolo dell’acqua, se fossero stati messi gli acceleratori dei flussi e se le idrovore avessero l’adeguata forza propulsiva dopo quindici anni, per pompare l’acqua del mare in modo corretto.

Insomma, quest’estate si è temuto il peggio! Gli abitanti della città hanno vissuto quei giorni con la paura che la situazione potesse ulteriormente aggravarsi, danneggiando irrimediabilmente i pescatori e le attività commerciali e turistiche.

Consumatori Italiani: una bussola a tutela della collettività

In conseguenza di tali disastri ambientali, noi di Consumatori Italiani ETS ci siamo adoperati per ascoltare le esigenze dei nostri consumatori e richiedere un intervento tempestivo.

Grazie ai nostri iscritti, siamo venuti a conoscenza di queste dinamiche e ci hanno permesso di monitorare la situazione.

Infatti, nel caso specifico della laguna di Grado, un nostro utente si è fatto portavoce di una situazione di disagio che ha vissuto in prima persona e si è affidato a noi per presentare tale ingiustizia.

In occasione dei suddetti eventi, vogliamo sottolineare l’importanza dei nostri iscritti nel partecipare attivamente, in qualità di cittadini e consumatori, perché solo così possiamo muoverci insieme verso un paese migliore e, con piccole azioni, possiamo fare la differenza.

Consumatori Italiani ETS: sempre dalla vostra parte!